15.9.05

Lente gravitazionale


22 Luglio 2003 - Un eccezionale miraggio cosmico: questa la definizione usata dagli astronomi dell’ESO, European Southern Observatory, commentando le riprese dell’Anello di Einstein scoperto nella costellazione del Cratere, usando il telescopio da 3,6 m di La Silla (Cile).
La luce proveniente da un lontano quasar è stata infatti distorta e amplificata da una galassia interposta alla linea di vista, generando almeno quattro immagini “fantasma” del quasar stesso e un evidente arco luminoso. Anche la galassia lente è visibile come una chiazza centrale luminosa e diffusa.
L’effetto, previsto dalla teoria della relatività generale (1916), è conosciuto come “Anello di Einstein”, in onore del grande fisico tedesco.
Il sistema lente è designato con la sigla RXS J1131-1231: una galassia lontana circa 3,5 miliardi di anni luce dalla Terra, il cui spettro presenta uno spostamento verso il rosso (redshift) di 0,3. Molto più distante, sempre secondo l’interpretazione cosmologica del redshift, sarebbe il quasar: 6,3 miliardi di anni, pari a redshift 0,66.
È l’anello di Einstein più vicino alla Terra finora scoperto.