3.7.08

Luglio 1908, 100 anni fa esplodeva un meteorite sopra Tunguska

Alle ore 7:14 locale, 0:14 T.U., del 30 giugno 1908 un evento catastrofico ebbe luogo nelle vicinanze del fiume Podkamennaja Tunguska, abbattendo 60 milioni di alberi su 2150 chilometri quadrati.

Il rumore dell'esplosione fu udito a 1000 chilometri di distanza. A 500 chilometri alcuni testimoni affermarono di avere udito un sordo scoppio e avere visto sollevarsi una nube di fumo all'orizzonte. L'onda d'urto fece quasi deragliare alcuni convogli della Ferrovia Transiberiana a 600 km dal punto di impatto. Si ritiene in base ai dati raccolti che la potenza dell'esplosione sia stata compresa tra 10 e 15 megatoni (40-60 petajoule).

L'ipotesi più accreditata come causa del fenomeno è l'esplosione di un asteroide sassoso di circa 30 metri di diametro che si muoveva ad una velocità di almeno 15 chilometri al secondo. La deflagrazione del corpo celeste sarebbe avvenuta ad una altezza di 8 chilometri. La resistenza offerta dall'atmosfera può aver frantumato l'asteroide la cui energia cinetica è stata convertita in energia termica. La conseguente vaporizzazione dell'oggetto roccioso ha causato un'immane onda d'urto che ha colpito il suolo.

Grazie ad una simulazione, alcuni scienziati della NASA e dell'Università del Wisconsin, Christopher Chyba e Kevin Zahnle con Paul J. Thomas, escludono che l'asteroide fosse di natura ferrosa o carbonacea. Nel primo caso, il corpo celeste avrebbe raggiunto il suolo senza frantumarsi, nel secondo caso, la deflagrazione sarebbe avvenuta troppo in alto nell'atmosfera per devastare una zona così ampia di taiga. Per ragioni analoghe e per considerazioni sulla densità, i tre studiosi ritengono improbabile che l'evento di Tunguska sia stato generato da una cometa.

6.12.07

Altro pianeta "scovato" nella fascia di abitabilità di una stella

"E con questo sono cinque!" avranno esclamato gli astronomi statunitensi che tengono d'occhio 55 Cancri, una stella a 41 anni luce da noi. Già si sapeva che ad orbitarle intorno ci sono ben quattro pianeti, ma recentemente il gruppo di astronomi ne ha scoperto un quinto. Cinque pianeti per un primato: si tratta del più grande sistema planetario finora individuato…sistema solare escluso ovviamente.

A rendere la scoperta ancora più interessante è il fatto che il pianeta si trova nella cosiddetta "fascia di abitabilità" ovvero né troppo vicino né troppo lontano dalla propria stella. Il pianeta, di per sé, è del tutto inospitale visto che si tratta di un gigante gassoso come il nostro Saturno. Se tuttavia, proprio come Saturno, avesse delle lune e se su una di esse fosse presente acqua, ecco che ci si troverebbe in una situazione ideale. Nella fascia di abitabilità, infatti, l'acqua eventualmente presente in superficie, non evaporerebbe né ghiaccerebbe, proprio perché ci si trova alla giusta distanza dalla stella.

Certo nel caso in questione ci sono molti "se" e al momento si possono solo fare ipotesi. Gli strumenti attualmente a disposizione non sono sufficientemente accurati per permetterci di rilevare eventuali satelliti naturali in orbita intorno al pianeta. Tuttavia, facendo il confronto con i giganti gassosi del sistema solare, vediamo che tutti sono circondati da lune: è ragionevole aspettarsi che ce ne siano anche nel caso del quinto pianeta.

(fonte: http://www.pd.astro.it)

19.4.07

Mini star party "astrofili sotto le stelle"

Se il cielo ci è favorevole sabato 21 aprile si terrà la seconda edizione del mini star-party organizzato dall'associazione astrofili Torre Luciana (http://www.torreluciana.it).

Con il patrocino UAI e del Comune di San Casciano in val di Pesa

Manifestazione Astronomica dal primo pomeriggio a tarda notte.
La manifestazione è gratuita e aperta a tutti gli astrofili e agli appassionati di astronomia.

Confrenze di :

Vincenzo Millucci (professore associato di Fisica Matematica presso'Università di Siena) "Insegnanti ed astrofili: insieme per un'educazione permanente"
Pasqua Gandolfi (consigliere UAI ) "Le Costellazioni Perdute"

ACCORRETE NUMEROSI (più siamo e più il cielo sarà bello!)

29.11.06

Esplosione di una Supernova

Una nuova immagine presa con il telescopio Hubble ci dà una vista dettagliata delle "vele" residuali dell'esplosione di una supernova conosciuta come Cassiopea A (Cas A)
Una supernova, come quella che risulta in Cas A è l'esplosione di una stella gigante che collassa sotto il peso della sua gravità. La stella collassata quindi espelle i suoi strati esterni nello spazio in un bagliore che può per breve tempo sovrastare la luminosità della stessa galassia che la contiene.

Cat's Eye Nebula Zoom

Splendido zoom creato da un'immagine presa dal telescopio HUBBLE. Il soggetto è la splendida nebulosa occhio di gatto (cat's eye).
L'animazione è veramente suggestiva ed arriva fino a svelare i più fini dettagli della parte interna della nebulosa (appunto l'occhio di gatto). Questo oggetto celeste è il residuo dell'esplosione di una supernova. Al centro della nebulosa si scorge ancora la piccola stella residuale.

Stunning Helix Nebula Model

Questa è una bellissima ricostruzione virtuale della "Helix Nebula" (NGC 7293). Il filmato rappresenta un ipotetico volo spaziale ed evidenzia la "bolla" sferica di gas in espansione.

Il Luce di Stelle - La Grande Spirale (galassia) - by Dino Olivieri

Video di animazione molto realistico di simulazione di una galassia

15.9.05

Lente gravitazionale


22 Luglio 2003 - Un eccezionale miraggio cosmico: questa la definizione usata dagli astronomi dell’ESO, European Southern Observatory, commentando le riprese dell’Anello di Einstein scoperto nella costellazione del Cratere, usando il telescopio da 3,6 m di La Silla (Cile).
La luce proveniente da un lontano quasar è stata infatti distorta e amplificata da una galassia interposta alla linea di vista, generando almeno quattro immagini “fantasma” del quasar stesso e un evidente arco luminoso. Anche la galassia lente è visibile come una chiazza centrale luminosa e diffusa.
L’effetto, previsto dalla teoria della relatività generale (1916), è conosciuto come “Anello di Einstein”, in onore del grande fisico tedesco.
Il sistema lente è designato con la sigla RXS J1131-1231: una galassia lontana circa 3,5 miliardi di anni luce dalla Terra, il cui spettro presenta uno spostamento verso il rosso (redshift) di 0,3. Molto più distante, sempre secondo l’interpretazione cosmologica del redshift, sarebbe il quasar: 6,3 miliardi di anni, pari a redshift 0,66.
È l’anello di Einstein più vicino alla Terra finora scoperto.

4.8.05

A passeggio per gli appennini

Ecco una bella foto scattata agli Appennini. Beh non sono proprio gli Appennini che tutti conoscono, funghi non se ne trovano: si tratta della catena montuosa più interessante da vedere sulla Luna (almeno a parere mio!).
Questa immagine non è propriamente estratta da una foto bensì il risultato di una elaborazione di un piccolo filmato preso con una webcam. Mediante un attrezzo apposito chiamato "telextender" si può fissare una macchina fotografica o, come in questo caso, una webcam privata dell'obiettivo in maniera che la pellicola (o il sensore) vengano impressionati direttamente dalla proiezione dell'immagine che esce dall'oculare montato sul telescopio. Nel caso di utilizzo di una webcam si può effettuare un filmato e successivamente, attraverso programmi appositi, si possono "sommare" e trattare tutti i fotogrammi in modo da ottenere una immagine molto più nitida e dettagliata.
Chi volesse approfondire l'argomento c'è un buon articolo sul sito http://www.m13.it

30.7.05

lL'oculare Zeiss

Ieri sera ho provato per la prima volta un oculare un po' particolare: si tratta di un oculare da microscopio della Zeiss (Jena) la cui focale devo ancora calcolare precisamente perché spesso sugli oculari da microscopio sono riportati gli ingrandimenti e non i millimetri.
Avevo già provato questo oculare con eccellenti risultati sul mio vecchio telescopio rifrattore da 60 mm di apertura e 900 mm di focale.
Beh, con il nuovo telescopio è ancora meglio!
Per prima cosa ho puntato la galassia di Andromeda (M31) nel campo visivo si vedevano perfettamente il nucleo della galassia ed anche la compagna M32 con un'ottimo contrasto anche se il cielo era piuttosto luminoso.
Come seconda prova ho cercato un'ammasso piuttosto debole ed ho puntato M103 in Cassiopea: splendido ogni stella dell'ammasso appariva perfettamente risolta come un puntino precisissimo; stessa cosa con l'ammasso NGC457 sempre in cassiopea un po' più a sinistra e con M52: un altro bell'ammasso sopra a Cassiopea.
Infine ho puntato M13 in Ercole (ogni serata di osservazione non è finita se non do almeno un salutino ad M13) bello come sempre!
Per completare il rapporto della serata devo riportare anche un fallimento: ho provato a puntare la nebulosa nord America (NGC7000) ma non sono riuscito a distinguerla dal fondo del cielo che era piuttosto luminoso.